Nell'ambito dei lavori previsti per render fruibile al pubblico il sito su cui è edificata la Torre Medioevale del Comune di Corneliano d'Alba assume importanza fondamentale il progetto di adeguamento della esistente via di accesso , oggi modesta strada campestre ed in alcuni tratti addirittura sentiero, alle necessità sia del futuro cantiere che, successivamente, percorso di accesso al sito.
I dati contenuti in questi appunti provengono da diverse indagini di carattere geologico e geotecnico eseguite dal Sottoscritto, per conto della Proprietà, a partire dall' anno 1991.
Il rilievo morfologico ( rocca, poggio ) su cui è edificata la Torre Medioevale del Comune di Corneliano d' Alba si eleva direttamente a nord del concentrico cittadino: dalla piazza centrale del paese, posta a quota di 200 m s.l.m.m. si sale al piano di fondazione della Torre a quota di circa 275 m.
La sommità, praticamente pianeggiante, ha una pianta quasi ellittica, con diametri dell'ordine di 30 e 50 metri.
Il versante che circonda l'area terminale della sommità della rocca assume pendenze variabili dal 100% (45°) a subverticale.
E' importante ricordare che la parte finale più elevata della rocca era, storicamente, totalmente circondata da bastioni in muratura: di quelle strutture oggi restano alcune tracce nonché lembi di fondazione su tutto il perimetro, in particolare verso nord.
Sotto il profilo geologico questo rilievo è costituito da materiali lapidei di origine sedimentaria marina delle due formazioni geologiche Plioceniche delle "Argille Azzurre" ( o di "Lugagnano") al piede e le "Sabbie di Asti" alla sommità.
Il passaggio tra le due formazioni è graduale: in particolare si osservano alla base del versante le marne sabbiose,le argille marnose e siltose, le intercalazioni sabbiose della prima formazione mentre alla sommità sono definitivamente presenti invece i livelli sabbiosi della seconda formazione geologica.
Il passaggio tra le due formazioni, grossolanamente, si può ubicare alla quota di confluenza della via Lemonte con via Bezouce.
La giacitura degli strati, in accordo con la tettonica locale, è a debole pendenza verso nord-ovest come si può rilevare dai molti affioramenti sulla località.
Questo assetto giaciturale spiega la diversa morfologia dei versanti, più acclivi sul fronte meridionale ove la stratificazione si presenta a reggipoggio e più dolci sui fianchi settentrionali ove gli strati sono a franappoggio rispetto al piano topografico.
La maggior coerenza degli strati marnosi rispetto alle sabbie da corpo, in questi territori, ad alcuni relitti delle antiche strutture geologiche che si ergono isolati sul territorio: su queste forme, storicamente, si sono insediati centri abitativi e, più spesso, castelli e roccaforti.
Per gli stessi motivi queste forme morfologiche hanno subito nel tempo dei processi di alterazione e di degrado più lenti rispetto ai territori circostanti.
Ciò non deve indurre a credere che ne siano immuni: come ogni altro materiale lapideo l'esposizione agli agenti meteorici comporta, nel tempo, una alterazione chimico-fisica che comunque li rende fragili.
Su tutto il territorio, al di sopra delle formazioni geologiche plioceniche, è presente poi un livello di terreno superficiale variamente potente, derivante dal degrado naturale ed antropico dei livelli sedimentari. Le caratteristiche geotecniche di questo livello sono scarse, la potenza variabile e funzione della pendenza dei vari siti.
L'attuale accesso al poggio su cui è edificata la Torre medioevale di Corneliano d' Alba parte dalla zona terminale della Via Lemonte, poco prima del collegamento i questa con Via Bezouce e con la Strada della Bastiglia.
Da Via Lemonte ,passando tra due zone abitate, si giunge subito ad una radura pianeggiante costeggiata da un folto bosco sui lati est e nord. A levante si erge il versante che sale alla zona della Torre e su questo si inerpica, a mezza costa, l'attuale strada di accesso.
Il progetto prevede l'adeguamento di questa strada che è composta da due tratti, in pianta semicircolari, intervallati da una stretta curva a gomito, proprio alla base di un muraglione relitto che sostiene la fondazione della Torre.
Il primo tratto di strada si presenta, oggi, con una pendenza del 20% per circa 20 metri.
A questo segue un tratto con pendenze variabili dal 5 al 10 % su uno sviluppo di un centinaio di metri, sino a raggiungere la curva a gomito.
Oltre questa curva la pendenza si incrementa a valori del 40 % per l' ultimo tratto di circa 50 metri ove raggiunge il cancello di ingresso al ripiano terminale.
Gli interventi di adeguamento ipotizzati sono innanzi tutto un allargamento della sezione stradale in grado di permettere il passaggio di piccole macchine per il movimento terra, piccoli automezzi per il trasporto di materiali ed attrezzature.
L' allargamento della sezione per realizzare il nuovo sedime stradale potrà essere realizzato o con un modesto sbancamento sul lato di monte da mettere in sicurezza con muri o gabbioni, oppure realizzando una piastra in calcestruzzo armata in parte a sbalzo.
Altri interventi sul versante riguarderanno la bonifica di piccoli smottamenti con interventi di ingegneria naturalistica, palificazioni in legno, ed altro.
Infine dovrà essere realizzata la regimazione delle acque con messa in opera di canalette e condotte per lo smaltimento delle acque meteoriche e di quelle ruscellanti.
I lavori di adeguamento previsti quindi su questi due rami della strada esistente saranno realizzati su un pendio boscato la cui struttura geologica è costituita da sedimenti sabbiosi di origine marina ( Sabbie di Asti), coperti con potenze variabili (ma in genere dell'ordine del metro) da terreno colluviale.
Questi tipi di terreno, in parte naturali ed in parte antropici, presentano sempre scarse caratteristiche geotecniche , in particolare per la loro marcata incoerenza.
Operativamente dovranno si dovrà:
Giuseppe Piovano (*)
Torino, 1 luglio 2015
(*) Già ingegnere minerario e geotecnico