La Storia

Ciao ragazzi, sono Torry, lo spiritello della torre, eccomi di nuovo qua con voi!

Siete pronti a fare un lungo viaggio indietro nel tempo assieme a me?

Zaino in spalle... tre... due... uno... si parte!
Tanto tempo fa, in un’epoca molto lontana, c’era un luogo che noi tutti oggi chiamiamo Corneliano d’Alba. Situato nel Roero, tra colline verdeggianti, lungo un’antica strada romana, questo paese ha sempre avuto un’ottima posizione per controllare tutte le zone vicine.

Per questo motivo i signori dell’epoca, ben più di 800 anni fa, fecero costruire sulla collina una fortezza, per potersi difendere dall’attacco di qualsiasi nemico. Purtroppo però, di questa antica costruzione, oggi ci restano solo alcune mura.

 

Durante il 1200, dei signori ricchissimi e potentissimi, i De Braida, decisero di comprare l’ambito paese di Corneliano d’Alba e l’antica fortificazione sulla collina.

Fu proprio grazie a loro che, in quegli anni, nacque la bellissima torre medioevale che noi tutti possiamo ammirare ancora oggi. Infatti, dopo aver comprato l’antica costruzione, decisero di renderla ancora più imponente: la ristrutturarono, l’abbellirono e la fortificarono.
Negli anni fecero costruire alcune torri e delle mura tutte attorno al pianoro e alla collina: si narra che le torri realizzate fossero sette, ma io all’epoca ero troppo piccolo e non sapevo ancora contare! Mi ricordo del castello e della mia amica torre, che fu innalzata un po' distante dalle altre costruzioni, ma collegabile ad esse in caso di necessità, poiché doveva essere un luogo per rifugiarsi in caso di attacco dei nemici. Mi ricordo vagamente delle altre torri: una torretta cilindrica ed un’altra, messa a protezione della cisterna, nostra preziosa riserva d’acqua, ma sono passati troppi anni e la mia memoria non è più buona come una volta.
Oh che ricordi avvincenti di quei giorni antichi. Che paura quando bisognava rinchiudersi nella torre per difendersi da un assedio: lo sapete che abbiamo resistito un anno intero senza mai arrenderci?

Quante risate nel vedere le castellane spaventarsi per i miei scherzi: ehe ehe, sono da sempre un gran burlone. E che avventure meravigliose si potevano vivere, nascondendosi tra gli alberi sulla collina.